BIM-GIS, quali opportunità per la gestione di oggetti complessi: la nostra esperienza diretta
BIM-GIS ovvero il sistema tecnologico avanzato per la progettazione e gestione di edifici complessi: tema di cui abbiamo discusso nell’ambito della Convention organizzata da e presso il Politecnico di Torino intitolata “One Team Tour Torino 2019 – Progettare e costruire: tutti i vantaggi del BIM” che ha avuto luogo martedì 19 novembre.
Il BIM Competence Center di Alfa Engineering si occupa, infatti, da tempo di progetti complessi realizzati e gestiti da grandi società di Multiutility.
Gli asset di queste ultime possono essere definiti come complessi poiché sono composti da elementi puntuali (ad esempio edifici), che vengono gestiti con una scala architettonica, collegati ad apparati di fornitura (come reti idriche), che vengono misurati con una scala di tipo territoriale. Essi, nella maggior parte dei casi, hanno una natura assai articolata, infatti sono interrati o a contatto con superfici topografiche molto estese e spesso articolate e/o composite. Allo scopo di essere rappresentata nel migliore dei modi, ciascuna scala possiede il suo strumento di elezione, solitamente le grandezze architettoniche vengono riprodotte attraverso la tecnologia BIM, mentre le grandezze territoriali attraverso quella GIS. Gli asset delle multiutility sono considerati complessi sia per la loro propria natura, sia perché richiedono la gestione integrata di diverse scale.
Ma cosa sono il BIM e il GIS? Sono un mezzo di comunicazione, un linguaggio attraverso cui scambiare dati e informazioni sullo spazio in cui viviamo e operiamo e sull’ambiente che costruiamo e consumiamo.
BIM significa “Building Information Modeling” (cioè “Modello di informazioni di un edificio”) e, secondo l’US NIBS può essere definito come “un processo di programmazione, progettazione, realizzazione, manutenzione di una costruzione che utilizza un modello informativo, ossia un modello che ne contiene tutte le informazioni che riguardano il suo intero ciclo di vita, dal progetto alla costruzione, fino alla sua demolizione o dismissione”. Spesso i software BIM presentano alcuni limiti nel trattare superfici topografiche complesse dettate da scavi ed edifici in gran parte interrati ed ampie estensioni.
GIS equivale a Geographical Information System (cioè Sistema informativo geografico), esso permette di analizzare il territorio raccogliendo molti dati di varia natura ed è utilizzato per la gestione e la pianificazione delle aree, unendo statistica, geografia e progettazione. Esso integra i tratti di una mappa con quelli di un database ed è quindi in grado di gestire una quantità di informazioni geo-referenziate. I software GIS consentono di trattare elementi infrastrutturali con la particolarità di interagire con superfici topografiche estese e complesse e fanno sì che esse siano collegate a sistemi territoriali e database GIS.
Reality capture: rilievo laser e modello point cloud per la modellazione as-built volto alla realizzazione di opere di manutenzione dei manufatti della centrale idrica di via Gorizia a Reggio Emilia. Committente: Ireti S.p.A., Studio Alfa (2018-2019)
BIM+GIS: Inserimento di un progetto impiantistico in un contesto urbano e modellazione BIM delle reti e dell’impianto di processo. Progettazione esecutiva Serbatoio di compenso presso la Centrale Idrica di Rubiera (RE). Committente: Ireti S.p.A. (2017)
L’uso integrato nelle varie fasi progettuali di strumenti BIM e GIS consente la realizzazione del progetto congiunto, detto integrated model, ed è da questo che si estrapolano le tavole di consegna del progetto e altri materiali grafici e informativi. Quando il modello integrato viene inserito in cloud, si può parlare di digital twin BIM+GIS. Entro il 2025 la legge prevede che tutti gli appalti pubblici dovranno essere gestiti con la tecnologia BIM e che verrà consegnato direttamente al committente il progetto stesso nella sua complessità (D.M. 560/2017 detto “Decreto BIM”).
BIM: Modellazione di scavi complessi e gestione delle fasi di cantiere. Progettazione esecutiva Serbatoio di compenso presso la Centrale Idrica di Rubiera (RE). Committente: Ireti S.p.A. (2017)
Ad oggi molte aziende italiane si sono dotate della tecnologia BIM: circa il 43% ha adottato il BIM nell’ambito della progettazione architettonica, mentre ancora poco diffuso è l’uso del BIM nei servizi di ingegneria rivolti a settori come facility management e property maintenance – settori in cui il BIM potrebbe apportare importanti contributi e presenta ancora alti margini di sviluppo (ASSOBIM 2019). È proprio su questi settori che Alfa Engineering si concentra, sviluppando le potenzialità di tecnologie quali BIM e GIS per la digitalizzazione dell’ambiente costruito e la gestione dei progetti in fase esecutiva e costruttiva tramite modelli informativi integrati volti alla gestione funzionale del ciclo di vita degli asset. Alla base di questi processi troviamo la necessità di ridefinire il ruolo di edifici e infrastrutture nel supportare la gestione, uso e trasformazione dell’ambiente, delle città e delle risorse; da meri centri di costo e contenitori inerti delle attività umane a edifici e infrastrutture sostenibili e intelligenti capaci di dialogare e trasmettere dati tra di loro e con il contesto, diventando così sistemi informativi per le città e il territorio in cui si inseriscono.
BIM + GIS: modello integrato per la gestione di asset immobiliari complessi. Digitalizzazione del Polo Ospedaliero San Martino di Genova con: integrazione dei dati di contesto, gestione informativa delle reti sottoservizi e modello BIM skeletal 6D e integrazione con il modello topografico. Committente: Coopservice (2017)
I modelli concepiti da Alfa Engineering si rivolgono ad utenti coinvolti nelle fasi di Operation e Life Cycle Management (LCM) di diverse tipologie di asset con lo scopo di migliorare ed efficientare l’impatto ambientale, economico e sociale di infrastrutture ed edifici. Si propone quindi un approccio integrato che va ad impattare ed ottimizzare la totalità del processo di progettazione, costruzione e gestione del progetto stesso e della molteplicità di attori convolti, fino alla gestione dell’asset in fase operativa e alla sua dismissione.
Con il suo operato e i suoi servizi Studio Alfa intente promuovere e contribuire al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU:
- Incentivare un vantaggio economico duraturo e inclusivo (raggiungere standard più elevati di produttività, soprattutto in settori ad alta intensità di lavoro, migliorare l’efficienza del consumo, scollegare la crescita economica dal degrado ambientale);
- Costruire infrastrutture resilienti e promuove un’industrializzazione equa;
- Rendere le città più sicure, inclusive e sostenibili;
- Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo.
Aldino Spagni
BIM Manager
Studio Alfa S.p.A.