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Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro

I recenti provvedimenti, emanati dal Governo per contenere la diffusione del virus Covid 19, hanno gradualmente introdotto restrizioni alla vita privata e alle attività imprenditoriali su tutto il territorio nazionale, e le aziende hanno progressivamente recepito molte di tali regole e restrizioni.

L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, il DPCM dell’11 Marzo 2020, consente alle aziende di continuare a produrre a patto che sia garantita la salute dei lavoratori con l’incremento delle misure di prevenzione volte a contenere la diffusione del virus.

Per dare seguito a quanto previsto dal decreto, è stato sottoscritto un accordo tra le parti sociali che individua, in tredici punti, le misure precauzionali da mettere in atto.

 

Di seguito si riporta una sintesi di quanto contenuto nel protocollo.

 

1 – INFORMAZIONE

È ribadita l’importanza dell’attività informativa che l’azienda deve fare a ciascun lavoratore attraverso cartellonistica e dépliant da apporre in diversi punti, per informare i lavoratori sugli obblighi, disposizioni legislative, rischi, modalità di protezione.

Questo conferma come la responsabilità individuale di ciascun lavoratore ha un ruolo fondamentale nel combattere la diffusione del virus.

 

2 – MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA

I lavoratori potranno essere sottoposti a controllo della temperatura al loro ingresso in azienda. Tale procedura dovrà essere realizzata tenendo conto della normativa sulla privacy.

 

3 – MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

Come prima misura tutte le aziende devono evitare il più possibile la presenza, nel proprio sito, di fornitori/autisti esterni durante il periodo di emergenza. Laddove non fosse possibile, si dovranno prevedere procedure di gestione dell’ingresso degli esterni per garantire il distanziamento sociale. Per esempio, dovranno essere previsti servizi igienici separati da quelli dei dipendenti, se necessario anche con installazione di nuovi servizi.

 

4 – PULIZIA E SANIFICAZIONE

Le aziende dovranno prevedere una procedura di pulizia giornaliera e sanificazione periodica, seguendo le indicazioni del Ministero della Salute. In caso di presenza di un caso positivo in azienda si dovrà procedere con una sanificazione secondo le indicazioni date nella circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 Febbraio 2020.

 

5 – PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

Oltre a fornire le raccomandazioni ai lavoratori sull’importanza di lavarsi le mani frequentemente, le aziende dovranno mettere a disposizione idonei mezzi detergenti.

 

6 – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ed in particolare delle mascherine, deve avvenire secondo le indicazioni dell’OMS.

In tutti i casi dove non si riesce a garantire la distanza di sicurezza di un metro tra le persone, occorre fare utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherina, occhiali, guanti, ecc.).

La specifica attività non potrà essere svolta in mancanza di dispositivi di protezione individuale idonei a tutelare la salute dei lavoratori.

 

7 – GESTIONE DEGLI SPAZI COMUNI

Le aziende devono garantire, attraverso disposizioni date ai lavoratori, la fruizione degli spazi comuni nel rispetto delle norme di sicurezza, in particolare la distanza di sicurezza di un metro.

Gli spazi comuni devono essere sanificati e puliti giornalmente.

Sono spazi comuni ad esempio gli spogliatoi, le mense, le aree break, le sale riunioni.

 

8 – ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Come già previsto, le aziende devono garantire la distanza interpersonale attraverso il ricorso, in tutti i casi in cui è possibile, al lavoro agile effettuato da casa, alla turnazione nei reparti produttivi, alla chiusura dei reparti non produttivi, alla sospensione di tutte le trasferte o viaggi.

 

9 – GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI LAVORATORI

Se possibile, si dovranno scaglionare gli orari di entrata ed uscita per ridurre gli assembramenti negli spazi comuni e, sempre se possibile, disporre una porta di ingresso e una porta di uscita differenti.

 

10 – SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, CORSI DI FORMAZIONE

Sono sospese le riunioni in presenza. Laddove vi fosse la ferma necessità di effettuare una riunione in presenza, dovranno essere ridotti al minimo possibile i partecipanti e deve essere garantito il distanziamento interpersonale di un metro.

Sono sospesi e annullati i corsi di formazione professionali anche quelli abilitanti.

Il mancato completamento da parte dei lavoratori che svolgono specifici ruoli (addetto antincendio, primo soccorso, carrellista, ecc.) dei corsi abilitanti, non comporta la perdita dell’abilitazione

 

11 – GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

In presenza di un lavoratore che presenti sintomi respiratori, quali tosse, e febbre il protocollo fornisce indicazione sulla gestione, da farsi anche secondo le indicazioni dell’aziende sanitarie.

 

12 – SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

La sorveglianza sanitaria non è sospesa, pur dovendosi privilegiare le visite preassuntive, quelle di rientro da malattia e quelle su richiesta del lavoratore.

I ruoli del Medico Competente, e del RLS, sono riconosciuti come fondamentale nella collaborazione con il Datore di Lavoro per garantire la corretta attuazione del protocollo.

 

13 – AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

Nelle aziende è istituito un comitato per l’attuazione e la verifica delle regole del protocollo.

 

I consulenti di Studio Alfa sono a disposizione per fornire i chiarimenti necessari per una corretta applicazione del protocollo.

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